Stanchezza mentale da distanziamento sociale

Sono molte le persone che stanno provando una forte stanchezza mentale. L'isolamento domiciliare, sommato allo stress e all'angoscia dovuti all'attuale pandemia, ha effetti sulla memoria, sulla concentrazione e persino sul processo decisionale.
Stanchezza mentale da distanziamento sociale
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Anche se la maggior parte di noi ha trascorso gran parte del tempo a casa negli ultimi mesi, è stato facile sentirsi stanchi, sia fisicamente che mentalmente. Sentirsi così è del tutto normale. Dobbiamo tenere presente che la stanchezza mentale è uno degli effetti del distanziamento sociale e dell’isolamento domiciliare.

“Uscire è sicuro?”, “Sono sufficienti le misure di protezione prese dal Governo?”, “Cosa accadrà quando finirà il lockdown?”, “Che cosa succederà quando dovrò riprendere a lavorare?”, “Cosa potrò fare nella Fase 2?”, “Potrò spostarmi in totale libertà?”.

Queste e molte altre domande attanagliano i nostri pensieri quotidiani insieme all’angoscia e alla tensione provocate dall’incertezza. Quando la mente si trova sospesa in questa condizione, qualsiasi decisione, per quanto insignificante possa sembrare, diventa estenuante.

A volte anche il semplice fatto di decidere cosa mangiare, quando mandare i bambini a letto o quando far fare loro i compiti diventa una sfida. È come scalare una montagna molto ripida che ci costringe a usare tutte le nostre energie.

È importante, tuttavia, sottolineare che tutte le esperienze e le sensazioni che ne derivano rientrano nella normalità. Non stiamo per crollare psicologicamente e non stiamo soffrendo di nessun problema di salute mentale. Sono delle risposte all’isolamento, normali reazioni del cervello che si trova a vivere questa nuova condizione. Approfondiamo l’argomento.

Donna preoccupata

Stanchezza mentale e distanziamento sociale

Gli esperti ci dicono che parlare di distanziamento sociale è inappropriato. Le persone sono esseri sociali che vivono all’interno della società da quando sono nate. È dunque difficile “strapparle” da questo contesto. Anche a casa, continuiamo a far parte della società, del substrato della città o del paese in cui viviamo.

Dovremmo, piuttosto, parlare di distanziamento fisico. Perché, in fondo, è questo quello che ci sta imponendo l’attuale crisi sanitaria dovuta al COVID-19. Ora, indipendentemente dalla definizione esatta, c’è un fatto innegabile: il confinamento non è fatto per gli esseri umani e il nostro cervello reagisce a questa situazione inaspettata in modi diversi. Vediamo come.

Aumento del carico cognitivo

Quando parliamo di processi cognitivi, ci riferiamo a tutte le attività svolte dal cervello. Ad esempio, la capacità di concentrazione, di dare un senso a tutto quello che ascoltiamo, leggiamo o vediamo, di prendere decisioni, di elaborare le sensazioni provate dal nostro corpo, di imparare e creare cose nuove, ecc.

  • Questo straordinario flusso dell’attività cerebrale è influenzato dall’ambiente che ci circonda e, soprattutto, dal modo in cui interpretiamo ciò che accade.
  • Il semplice fatto di trovarci nello stesso spazio fisico per molte ore aumenta lo stress cerebrale. Per sentirsi attiva, la mente ha bisogno di cambiamenti, di luce solare, di suoni, di interazioni e di stimoli nuovi.
  • Se ciò che ci circonda non cambia e l’umore non è ottimale, saturiamo la mente provando un’enorme stanchezza mentale.

In una condizione di isolamento, qualsiasi processo cognitivo richiede maggiore impegno. Per esempio, ricordare un numero di telefono in questo periodo può essere estremamente difficile.

Le circostanze attuali non ci consentono di prendere buone decisioni

La stanchezza mentale non ci permette di pensare a lungo termine. Questo riguarda soprattutto il livello decisionale, un aspetto molto importante per noi in questo momento. Dobbiamo aver chiaro quale sarà il nostro futuro e quali cambiamenti o strategie dobbiamo adottare.

La pandemia ha modificato la vita di molti noi, sia a livello personale che lavorativo. È proprio l’aspetto lavorativo quello in cui siamo costretti ad affrontare nuove sfide. Nelle condizioni attuali, la nostra mente è incapace di analizzare, decidere, pianificare, ecc.

Alcune persone, inoltre, hanno difficoltà a comprendere i documenti legali relativi agli aiuti economici, alla cassa integrazione, ai rinvii dei pagamenti, ecc. La stanchezza mentale ci consente solo di decidere se vogliamo fare un riposino o prendere una tazza di caffè, ma non ci aiuta a prendere buone decisioni a lungo termine.

Stimolazione del cervello

Come possiamo gestire la stanchezza mentale?

La situazione attuale ci ha introdotti in un territorio sconosciuto. Non ci sono risposte che valgono per tutti. Ci sono, però, delle strategie che possiamo utilizzare e vedere se vanno bene per noi.

Ogni persona affronta, interpreta e vive l’attuale pandemia in un certo modo. Tuttavia, al di là delle modalità con cui ognuno di noi affronta le avversità, un fatto è innegabile: la situazione attuale è difficile per tutti. Per gestire la stanchezza mentale, possiamo riflettere sulle seguenti considerazioni:

  • È molto comune provare stanchezza mentale in situazioni stressanti con alta carica emotiva. Non è necessario rendere patologico qualcosa che è normale in circostanze come quelle che stiamo vivendo.
  • Potrebbe non essere un buon momento per prendere importanti decisioni che hanno effetti a lungo termine. È tempo di concentrarsi solo sul presente e, soprattutto, sul nostro benessere. Dobbiamo concederci ciò di cui abbiamo bisogno quando ne abbiamo bisogno. Concentrarsi sul “qui e ora” riduce il carico mentale e le preoccupazioni.
  • Dobbiamo abituarci a pensare e fare una cosa alla volta. La stanchezza mentale aumenta quando vogliamo gestire troppe cose contemporaneamente: cosa dobbiamo fare, cosa ci preoccupa, cosa ci spaventa, cosa abbiamo fatto ieri, cosa dobbiamo fare oggi, ecc.

Dobbiamo procedere, quindi, un passo alla volta. Se sto facendo colazione, mi devo concentrare sul mangiare in modo rilassato. Se sto lavorando, mi devo concentrare sul lavoro. Voglio decidere qualcosa? Devo trovare un momento della giornata in cui posso dedicarmi solamente a quella decisione.

Ultimo, ma non meno importante, è necessario dare spazio alle nostre emozioni. Accettare ogni sensazione, sentimento ed emozione senza giudicare è il segreto per rimanere in salute. Non potremmo dare il 100% ogni giorno (e a volte neanche il 50%), tuttavia, possiamo rimanere calmi per donare un po’ di sollievo alla nostra mente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.