Come capire un figlio adolescente

Come capire un figlio adolescente

Ultimo aggiornamento: 10 giugno, 2016

“Non c’è bisogno di soffrire per essere un poeta. L’adolescenza è una sofferenza sufficiente per tutti.” Forse la frase del poeta John Ciardi vi sembrerà fin troppo drammatica: anche se è vero che un adolescente può sentirsi profondamente incompreso, questa fase della sua vita non deve per forza essere così tragica. Di fatto, gli studi realizzati in diverse culture hanno indicato che gli adolescenti sono spesso così conflittuali in quanto prodotto di diversi fattori culturali.

Lo psicologo e pedagogo G. Stanley Hall riteneva che l’adolescenza è una nuova nascita, visto che in questa fase nascono tratti umani più completi ed elevati.” Si tratta di un’altra affermazione alquanto forte, visto che si paragona una fase della vita di un essere umano ad un mondo sconosciuto che si apre di fronte a lui, come se fosse del tutto nuovo.

La cultura popolare, ma non solo, ha sempre identificato l’adolescenza come un periodo della vita in cui una persona subisce cambiamenti, alcuni radicali, in un lasso di tempo relativamente breve. Per questo motivo, i ragazzi sono spesso sottomessi a forti pressioni da parte dei loro coetanei o familiari.

Visto che, almeno nella nostra cultura, è così che viene vissuta l’adolescenza, la domanda da farci è molto semplice: cosa possiamo fare per dare una mano ai ragazzi in questa fase? Possiamo aiutarli ad accettare i cambiamenti in un modo che non sia traumatico per loro?

Capire un adolescente

Capire un adolescente non è un compito facile, perché richiede molta pazienza e sforzi da parte degli adulti, che si trovano di fronte una persona di colpo schiva e distante, che non sembra più trasparente come prima.

Tuttavia, ci sono diversi piccoli trucchi che possono aiutare i genitori a comprendere i veri bisogni dell’adolescente e capire quali sono i bruschi cambiamenti che stanno avvenendo nella sua psiche.

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1. Empatia

L’empatia è una qualità necessaria in tutti gli ambiti della vita, soprattutto per comprendere un adolescente. La capacità di metterci nei panni di qualcun altro e capire quali sono i suoi sentimenti e i suoi processi mentali è fondamentale.

Tutti noi siamo stati adolescenti. E, visto che abbiamo vissuto questa fase, è importante ricordare come eravamo a quell’età e analizzare sentimenti, pensieri, desideri e preoccupazioni di allora. Ma, attenzione! Il passato ci può aiutare, ma se vogliamo capirli davvero, dobbiamo analizzare la situazione dal loro punto di vista e secondo le loro condizioni attuali, non possiamo dare per scontato che la pensino come la pensavamo noi anni fa.

Per esempio, gli adulti di oggi non hanno sentito il bisogno di avere un telefono cellulare quando erano adolescenti, ma non possiamo pensare che i nostri figli non ce l’abbiano. La società cambia e gli adolescenti di oggi non hanno le stesse abitudini di quelli di un tempo. Per questo motivo, se vogliamo capire gli adolescenti dei nostri giorni, dobbiamo fare uno sforzo che vada al di là del ricordare come eravamo noi un tempo.

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2. Bisogno di inserirsi nella società

Un adolescente inizia una fase della sua vita in cui ha bisogno di più indipendenza ed autonomia. La visione che gli altri hanno di lui o il modo in cui riesce a incastrarsi nella società è di vitale importanza per lui.

Sminuire questi bisogni o credere che non siano importanti è un errore enorme che un adulto non dovrebbe mai commettere. La mente di un ragazzo e la sua esperienza vitale limitata non gli hanno ancora permesso di sviluppare una visione d’insieme che gli permetta di vedere certe cose come fa un adulto.

Dobbiamo comprendere che un problema che per noi non è altro che una piccolezza, per loro può essere una montagna invalicabile. Agite di conseguenza, usate l’empatia e riconoscete la loro sofferenza e il loro bisogno di indipendenza. Date ai loro problemi la dovuta importanza , altrimenti i ragazzi si allontaneranno da voi.

“A quattordici anni non abbiamo bisogno di una malattia o della morte per vedere una tragedia.”

-Jessamyn West-

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3. Ribellione

Molte persone associano l’adolescenza ad una fase di ribellione, ma non è davvero così. Semplicemente, i ragazzi di quell’età sentono il bisogno di avere maggiore indipendenza, scoprire nuovi orizzonti ed allontanarsi un po’ dai loro genitori, per trovare la loro strada. Se non diamo loro quest’autonomia, lotteranno per ottenerla.

Non bisogna dimenticare che gli adolescenti iniziano per la prima volta a pensare in modo più razionale e astratto. Il loro corpo sta cambiando, e con esso anche il loro cervello e il loro modo di vedere il mondo. Hanno bisogno di affermarsi, di uscire dalla comodità della vita insieme ai genitori e di trovare un proprio codice etico.

Dobbiamo capire che si tratta del periodo sbagliato per cercare di imporci su di loro. È normale litigare, e che nostro figlio ci esponga il suo punto di vista, giusto o sbagliato che sia, che spesso sarà diverso dal nostro. Se non lo accettiamo come una cosa naturale e logica e se non impariamo a dialogare, non potremo mai capire i ragazzi di quest’età.

Voglio capire mio figlio adolescente!

Se volete davvero capire un adolescente, sappiate che dovrete lavorare molto. È consigliabile dialogare molto, lasciargli il suo spazio privato, capire che non è più il vostro “bambino” o il vostro “angioletto”. Dovete essere realistici ed obiettivi, dargli tutte le informazioni di cui ha bisogno, e prestare attenzione a problemi come la mancanza di sonno, gli sbalzi d’umore troppo drastici, un forte calo nel rendimento scolastico o un cambiamento radicale del giro di amici.

“L’adolescenza è il punto di congiunzione tra infanzia ed età adulta.”

-Louise J. Kaplan-

Capire un adolescente è davvero complicato solo se arriviamo troppo tardi, ma se ci informiamo nel modo giusto e adottiamo un atteggiamento empatico e comprensivo, non sarà un compito impossibile o pieno di frustrazioni. Non dobbiamo dimenticare che quel ragazzo l’abbiamo cresciuto ed educato noi, per cui mettersi nella sua testa può essere più semplice di quanto non sembri.


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