Cos'è la Programmazione Neuro Linguistica (PNL)?
La PNL è come la fisica nucleare della mente. Come la fisica studia la struttura della materia, la natura del mondo, la PNL fa lo stesso con il cervello. Consente di scomporre la materia negli elementi che ne determinano il funzionamento.
Tony Robbins
La Programmazione Neuro Linguistica (PNL) è un modello psicologico ideato da Richard Bandler e John Grinder in California (Stati Uniti) negli anni ’70. I fondatori di questo modello affermano che esiste una connessione tra i processi neurologici, il linguaggio e i modelli di comportamento appresi.
Gli ideatori della PNL hanno tratto ispirazione da tre maestri Fritz Perls, Virginia Satir e Milton Ericksson e, attraverso vari studi e ricerche, hanno verificato che i tre erano in possesso di abilità comunicative speciali che permettevano loro di ottenere risultati ottimali con i loro pazienti.
Così, hanno creato un insieme di strumenti e risorse a cui hanno dato il nome di “Programmazione NeuroLinguistica”.
A tutti noi capita di reagire in un determinato modo ad una situazione e poi di sentire una vocina interiore che ci dice che avremmo dovuto comportarci diversamente o dire qualcos’altro.
In realtà, il nostro modo di rispondere e pensare è condizionato da una mappa neurologica che codifica e memorizza il nostro modo di reagire di fronte ad una situazione.
La struttura della nostra mente è talmente radicata in noi che non possiamo influenzarla in alcun modo, per lo meno non in maniera consapevole.
La mente funziona su due livelli: cosciente (pensiero logico) e inconscia (funzionamento automatico).
La mente cosciente è quella continuamente in allerta, ad esempio ci permette di ricordare date e nomi di persona. La mente inconscia è la parte del cervello che attiva tutti i nostri comportamenti, le credenze e i valori che abbiamo assimilato e che definiscono il nostro modo di agire. È la parte della mente che ci consente di guidare, scrivere una mail o aprire una finestra.
Affinché la nostra mente inconscia possa “disegnare” una nuova mappa, deve agire con un obiettivo chiaro che risponda alla domanda “cosa vogliamo?”.
L’aspetto più complicato è proprio questo perché molte volte non sappiamo quello che vogliamo, non sappiamo definire il nostro obiettivo. Per questo dobbiamo pensare a qualcosa che ci faccia davvero cambiare il nostro comportamento abituale in una data situazione, qualcosa di apparentemente impossibile.
L’obiettivo che ci proponiamo deve rispondere ad una serie di domande:
È un obiettivo positivo?
Perché la programmazione funzioni, bisogna definire un obiettivo positivo. Il nostro obiettivo non può cominciare con “non voglio che…”.
Ci dà dei benefici?
Il nostro obiettivo deve essere qualcosa che facciamo per noi stessi e che non dipenda dagli altri. Ad esempio, è molto comune che l’obiettivo di molti giovani sia quello di terminare l’università, ma in realtà questo è l’obiettivo dei loro genitori. Inoltre, dobbiamo tenere sotto controllo quello che facciamo per raggiungere il nostro obiettivo in modo che dipenda totalmente da noi.
Non possiamo desiderare come obiettivo che faccia bel tempo nel fine settimana, perché non dipende da noi.
Come capiremo che stiamo raggiungendo l’obiettivo?
Dobbiamo pensare a cosa staremo facendo in quel momento e a come ci sentiremo. Provateci!
Visualizzate ogni azione, ogni sentimento che suscita in voi quell’istante, il profumo, il sapore, il suono, i movimenti che fate. Inoltre, per sapere se stiamo raggiungendo il nostro obiettivo dovremo programmare traguardi intermedi e verificare di raggiungerli ogni volta. Ad esempio, se il vostro obiettivo è trovare un lavoro, dovrete cercare offerte di lavoro e candidarvi ogni settimana.
L’obiettivo è specifico?
Dobbiamo avere ben chiaro cosa vogliamo e cosa no. Più definito e dettagliato è un obiettivo, più semplice sarà stabilire i passaggi da compiere per raggiungerlo. Ad esempio, l’obiettivo “voglio trovare un lavoro” è molto generico.
Tuttavia, se questo obiettivo si arricchisce di dettagli, saranno più chiari i traguardi intermedi da raggiungere per portarlo a termine. Ad esempio, “dal 1 febbraio 2016 lavorerò in un’impresa che si occupa di programmazione informatica che mi pagherà 2000 euro al mese”.
Quali strumenti servono per portare a termine l’obiettivo?
Pensiamo alle risorse di cui già disponiamo: conoscenze, oggetti, risorse economiche, aiuto da parte di terze persone.
Una volta stabilito il nostro obiettivo, dobbiamo rivedere le nostre convinzioni e i nostri valori, qualcosa che è profondamente radicata in noi e che ci impedisce di realizzare i nostri sogni. Dobbiamo cambiare le strutture delle convinzioni negative che pongono limiti al raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati.
Uno degli ostacoli più grandi che incontreremo nel nostro cammino verso la realizzazione di nostri sogni sono le opinioni degli altri. Ogni persone ha una prospettiva e un punto di vista diversi, perciò dobbiamo metterci nei panni degli altri per capire i loro ragionamenti.
Durante tutto il percorso verso il nostro obiettivo, dobbiamo visualizzare il nostro sogno, sentirne il profumo, il suono, le sensazioni e la felicità che suscita in noi il pensiero di raggiungere il nostro obiettivo.
Anche voi, assaporate il vostro sogno! Trasformate le vostre aspirazioni in realtà!
Affinché la mente inconscia assimili un nuovo programma che ci consenta di trasformare il nostro sogno in realtà, deve percepirne il perché, il motivo.
Nella PNL il processo di apprendimento prevede quattro fasi:
Fase 1: Incompetenza inconscia. Non so che non so.
Fase 2: Incompetenza cosciente. So che non so.
Fase 3: Competenza cosciente. So che so.
Fase 4: Competenza inconscia. Non so che so.
Per disimparare, si va dalla fase 4 alla fase 2 e per rimparare dalla fase 2 alla fase 4.
Una volta imparato il nuovo programma, è possibile applicarlo quando si rende necessario.
Di conseguenza, la PNL ci aiuta a creare nuovi programmi mentali che facilitino molto aspetti della nostra vita e che ci aiutino a lavorare sugli obiettivi da raggiungere per realizzare i nostri sogni e desideri.
Lo sviluppo più importante della PNL ha interessato le relazioni internazionali e l’ambito lavorativo. In queste due dimensioni, è possibile ricorrere alla PNL per allenare le proprie competenze, superare gli ostacoli, risolvere conflitti ed esercitare una certa influenza sugli altri.
Ma soprattutto la PNL dà gli strumenti necessari per controllare il proprio modo di reagire, rispondere e percepire l’ambiente circostante, in modo tale da poter raggiungere i traguardi necessari che portano alla realizzazione dei propri sogni.