Gli ostacoli ci insegnano dove camminare
Inciampare non è un male, ma affezionarsi alla pietra sì. Ad ogni modo, meno male che esistono le pietre e che siamo umani, perché niente ci definisce meglio della nostra capacità di superare le difficoltà.
Noi affrontiamo la vita, lentamente e a piccoli morsi, chiedendo di più e contando fino a tre. Per quanto le cose si facciano difficili, siamo in grado di fare della nostra paura uno scudo di coraggio.
Quello che impariamo con il tempo…
La vita è una maestra così brava che se non impariamo subito la lezione, ce la ripete. Per questo motivo, spesso dobbiamo vivere con la disperazione e la frustrazione perché niente sembra andare bene. Non esistono manuali di sopravvivenza, impariamo a vivere quando il fuoco ci tocca la pelle.
Con il tempo impariamo a gestirci e a gestire la vita, a sapere dove camminare e a cambiare prospettiva. Il bellissimo testo che segue è attribuito allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, il quale riassume tutto quello che impariamo “praticando” l’arte del vivere, vale a dire, inciampando e rialzandoci una volta dopo l’altra:
Con il tempo ho imparato la sottile differenza fra il tenere la mano di qualcuno e incatenare un’anima. Con il tempo ho imparato che l’amore non significa andare a letto e che la compagnia non significa sicurezza.
Con il tempo ho imparato che i baci non sono contratti e i regali non sono promesse.
Con il tempo ho imparato che stare con qualcuno perché ti offre un buon futuro
significa che presto o tardi desidererai ritornare al tuo passato. Con il tempo… ti rendi conto che sposarsi solo perché “è il momento” è un chiaro segnale che il matrimonio sarà un fallimento.
Con il tempo ho capito che solo chi è capace di amarti con i tuoi difetti, senza pretendere di cambiarti, può darti tutta la felicità che desideri.
Con il tempo ti rendi conto che se stai vicino a questa persona soltanto per accompagnare la tua solitudine, irrimediabilmente finirai per desiderare di non vederla mai più.