I baci creano dipendenza
Da dove vengono i baci? Chi è stata la prima persona che ha dimostrato il suo affetto in questo modo?
Vi siete mai posti domande a proposito dell’aspetto razionale e logico del bacio: a cosa serve? Che codice evolutivo segue? A quale istinto di sopravvivenza corrisponde?
I baci sono strumenti di comunicazione, di comprensione o di incomprensione tra due persone. Non stiamo parlando solo dei baci sulla bocca tra due partner, ma anche dei baci tra un nonno e un nipote, tra genitori e figli, tra amici, tra fratelli, ecc.
“Il difetto dei baci è che creano dipendenza”
(Joaquin Sabina)
I baci racchiudono ciò che non riusciamo a esprimere a parole, possono essere la scintilla di un’esplosione di emozioni, l’inizio di un momento irripetibile o il termine di una storia la cui fine era segnata.
Ogni momento ha il suo bacio. Da qualche tempo, si è iniziato a condurre degli studi al riguardo; ma è davvero possibile parlare di scienza quando si tratta di baci? Perché si dice che i baci creano dipendenza?
La filematologia: la scienza del bacio
Gli studiosi dei baci e delle forme di comunicazione in diversi ambiti (fisiologico, evolutivo, psicologico) hanno riunito tutte le ricerche e le conoscenze attorno a una scienza chiamata filematologia.
Questa strana parola, dal suono così differente dal più attraente termine “baciare”, fa riferimento al termine greco philema (bacio). Ciò dimostra che il bacio è un’usanza come minimo millenaria e che, già in antichità, esso esisteva come gesto di rispetto o adorazione.
A quanto pare, i primi riferimenti al bacio risalgono a testi indù del 1000 a.C.; tuttavia, solo in seguito il termine acquisisce una maggiore correlazione con la sessualità.
Qual è l’origine dei baci? La risposta potrebbe essere racchiusa nei tempi dell’uomo di Cromagnon, quando le madri masticavano il cibo e lo passavano ai loro figli appena nati, entravano in contatto con i neonati in seguito alla necessità di questi ultimi di alimentarsi, ma il gesto implicava anche preoccupazione, benessere, attenzione e amore.
Molti antropologi e biologi continuano a studiare il significato del bacio e il suo collegamento con la scelta del partner. La filematologia è una disciplina che ha ancora tanto da scoprire.
La dipendenza dal bacio
Perché parliamo di dipendenza? Grazie alla ricerca, si conoscono gli effetti dei baci prodotti sull’essere umano, effetti che vanno al di là della comunicazione e della dimostrazione di affetto.
I baci, per esempio, mitigano il dolore, poiché liberano nel cervello ormoni ed elementi chimici collegati alla sensazione di benessere, di relax, di tranquillità e di sollievo.
I baci attivano il nostro sistema nervoso, nel quale si crea una corrente viva che trasmette moltissime informazioni al cuore, ai muscoli, alla saliva e alla respirazione. Al fine di realizzare quest’attività, più di trenta muscoli lavorano in comune, perciò la pelle si attiva e si tonifica.
Scientificamente, possono essere considerati come “creatori di dipendenza”, dato che liberano una grande quantità di neurotrasmettitori e ormoni come l’adrenalina (sensazione di piacere, eccitazione, sensazione di capacità), l’ossitocina (sensazione di benessere, di piacere, di comfort), le endorfine, il testosterone e gli estrogeni (legati al desiderio sessuale).
Tutte queste sostanze sono molto potenti da attirarci verso i baci, il baciare e l’essere baciati.
Le labbra sono ricche di terminazioni nervose e sono trasmettitori e comunicatori di piacere e benessere; secondo alcuni studiosi, un bacio ha quasi gli stessi effetti di un grammo di cocaina.
Infine, recenti studi neurologici parlano della stimolazione, attraverso il bacio, dei neuroni-specchio, il che è direttamente collegato con le manifestazioni di empatia.
Esistono persone a cui non piace baciare? Sì, ce ne sono. La cosa può essere dovuta all’educazione, al temperamento, alla timidezza, alla scrupolosità oppure alle brutte esperienze.
All’interno di una coppia, trovare la formula per trasmettere al meglio l’affetto e il desiderio è un lavoro che deve essere svolto in comune.
Kiss, kuss, baiser, beijo, calus…
Per certe culture, la bocca è una porta dell’anima e il bacio è una minaccia che può intromettersi e rubarci lo spirito. In altri paesi, il bacio è proibito o mal visto in pubblico. In alcuni luoghi, si deve addirittura essere maggiorenni per dare o ricevere baci.
Quel che è certo è che baciare fa stare bene. Baciare significa condividere, trasmettere, tradurre emozioni; si tratta di una delle forme più potenti di dimostrazione d’amore e, tra due persone, è l’elemento perfetto.
“Il bacio? È un trucco magico per smettere di parlare quando le parole diventano superflue”
(Ingrid Bergman)
Il 95% della popolazione non può essere in errore quando usa il bacio in modo naturale, e ognuno lo esprime a modo suo.
Il bacio “all’esquimese”, i baci sulla guancia (due o tre a seconda del paese), il baciamano… Ci sono differenze che dipendono dal paese, dalla cultura popolare e dalle tradizioni.
Nonostante lo scambio di germi e le “malattie del bacio”, si tratta di un gesto che non è entrato in disuso.
Il bacio perfetto
Con il vostro partner, quando avvicinate le labbra e chiudete gli occhi (oppure no); con vostro figlio, quando lo riempite di baci per dimostrargli il vostro amore; con un amico, quando gli date un bacio a stampo sulla fronte per dirgli “arrivederci”… Ogni forma di bacio è perfetta, a seconda del momento e della persona.
Se parliamo di coppie, i baci possono essere infiniti: baci diretti, incollati, dolci, con la lingua, senza lingua, mordendo il labbro superiore o quello inferiore, agli angoli della bocca, con la testa inclinata, ecc. In fondo, la cosa importante è entrare in connessione con l’altro e riuscire a suscitare le sensazioni di cui abbiamo parlato poco fa. Tutto il resto si può sempre migliorare.
L’ingrediente più importante del bacio perfetto è sentire che state condividendo un momento e un’emozione; potete riuscirci ogni giorno.
Rafforzare i legami con i vostri cari, dimostrando affetto con un bacio sulla guancia o sulla fronte, vi regala una sensazione di benessere e di vicinanza che genera dipendenza.
Baciare è un meraviglioso vizio da cui vale la pena essere dipendenti!
“Il bacio è la valvola di sfogo dell’onestà”
(Paul Géraldy)