Siate gentili e comprensivi con voi stessi

Siate gentili e comprensivi con voi stessi

Ultimo aggiornamento: 27 luglio, 2015

Si dice che siamo i peggiori giudici di noi stessi o che spesso trattiamo meglio gli altri di noi stessi. A volte siamo troppo esigenti, non ci perdoniamo errori oppure facciamo fatica a volerci bene e a dirci cose positive.

Allora è necessario imparare ad amarci, a rispettarci e ad accettarci così come facciamo con le persone che ci circondano. Se iniziamo da noi stessi, sarà più facile comportarci nello stesso modo verso il prossimo.

Alcuni potrebbero dire che esigono tanto per non restare senza far nulla o perché hanno bisogno di limiti per andare avanti. Questo va bene. Quello che invece non va bene è quando ci rinfacciamo di continuo ciò che facciamo male o che possiamo migliorare. Potremmo cominciare col non essere così rigidi, permettendoci di fare errori di tanto in tanto (che ci serviranno anche per imparare).

Ci mostriamo agli altri come persone forti, decise, coraggiose, veri supereroi. In realtà, nascondiamo il fatto di avere paura, di avere dubbi, di non essere felici.

Questa maschera o schermo che indossiamo di fronte al mondo non ci è di aiuto, anzi, quando arriva il momento di stare da soli, diventiamo ancora più ingiusti e duri con noi stessi, non ci concediamo di sbagliare neanche una volta.

Come cominciare ad essere gentili?

Dire “io mi amo” non è sinonimo di narcisismo, ma di accettarsi e di volersi bene per come si è. Anche se questo sembra essere la cosa più difficile del mondo, non dovrebbe essere così. Per questo, alcuni consigli che potrebbero esservi di aiuto sono:

1. Accettate il fatto di poter sbagliare: nessuno è perfetto e nessuno è nato maestro. Così come capita a tutti, anche voi commettete errori, perché siete umani. Relativizzate i vostri errori, non fate di una goccia un oceano, guardate le cose dalla giusta prospettiva.

Se c’è qualcosa del vostro modo di fare o di parlare che non vi piace, fate attenzione la prossima volta, analizzate la situazione e cercate di capire come risolverla. Cosa accadrebbe se lo stesso errore lo commettesse un vostro amico o un familiare? Convincetevi che il mondo non smetterà di girare, non ci sarà l’apocalisse perché avete fatto un errore o, meglio, perché avete ammesso di aver sbagliato.

2. Non ignorate il dolore: nemmeno la tristezza, la paura, la sofferenza, la disperazione, la depressione, cioè tutte le cose brutte che possano capitarvi. Voler dissimulare davanti agli altri può esservi utile in certe occasioni, ma arriva il momento in cui dovrete far fronte a vostri sentimenti e alle vostre emozioni.

Siete capaci di sopportare che il vostro migliore amico stia male o che il vostro partner abbia una brutta giornata, ma non di dire “oggi sono triste” o “oggi sono depresso” perché volete allontanare a tutti i costi quel sentimento, nasconderlo senza risolverlo. Questo atteggiamento non fa altro che peggiorare le cose.

Amor-proprio

3. Trattatevi come fareste con qualcuno che amate: immaginate di trovarvi in cucina con vostro figlio che vuole aiutarvi a preparare la tavola. Prende un bicchiere e gli cade a terra, rompendosi in mille pezzi. Cosa gli direste? Potreste sgridarlo, ma se il bambino si dovesse tagliare e iniziare a piangere, è più probabile che lo consolereste, gli direste che l’ha fatto senza volerlo, che è un errore che possono commettere tutti, etc.

Allora, cosa accadrebbe se foste voi al posto di vostro figlio? Se aveste rotto voi il bicchiere mandandolo in mille pezzi? Di sicuro la vostra prima reazione sarebbe quella di pensare che siete inutili e che non riuscite a combinare niente di buono.

Paragonate le due situazioni e immaginate come si sentirebbe vostro figlio se gli diceste le stesse cose che direste a voi stessi e pensate a come vi sentireste se foste comprensivi con voi stessi come con il vostro bambino.

4. Avere una brutta giornata non significa che la sfortuna non se ne andrà mai. Tutti possiamo attraversare momenti che vorremmo dimenticare, soffriamo, non combiniamo niente di buono e sembra che camminiamo con una nuvoletta nera di pioggia sopra la testa che non fa altro che bagnarci.

Avete la possibilità di uscirne con successo vincendo la battaglia contro la cattiva sorte, il destino o in qualsiasi modo vogliate chiamarlo. Ci saranno sempre cose buone da ricordare anche nei peggiori momenti. Ogni giorno, fermatevi qualche minuto per pensare alle cose per cui siete grati… vi renderete conto che sono tante e tutte belle!

Non siate il vostro peggior nemico, ma diventate il vostro miglior alleato e compagno.


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