Trovare la motivazione e ottenere ciò che si vuole
Spesso quando raccontiamo agli altri quello che facciamo, alzano gli occhi come se stessero pensando e dicono: “Aaahh, tipo dare motivazione… È questo che fate?”. Ed è in quel preciso momento che con un sospiro diciamo: “No, non esattamente” ed iniziamo a chiederci noi stessi che cosa si intende per motivazione.
“Motivazione” è un’etichetta polemica perché spesso viene letta con una certa leggerezza, ingenuità e mancanza di realismo. C’è una grande fetta della società che ha lavorato molto per crearsi una certa reputazione… Ma che cos’è la motivazione? Al di là delle etichette, che cosa significa?
Come ben suggerisce la parola, motivazione significa motivare, quindi trovare dei motivi.
Quando studiamo per un esame, il motivo che perseguiamo è quello di avere delle conoscenze sufficienti per ottenere un buon voto o per lo meno accettabile. Quando andiamo in palestra, il motivo è quello di mantenerci in forma. Quando sorridiamo ai nostri figli, è per farli sentire amati e al sicuro. Quando usciamo con i nostri amici, è per divertirci e staccare un po’ dalla routine. C’è sempre un motivo per cui si fanno le cose, anche se non sempre in modo consapevole. È il motivo quello che ci dà la forza e l’energia per continuare a studiare anche se siamo stanchi, per uscire di casa e andare in palestra invece di restare a guardare il nostro programma preferito in televisione, per sorridere ai nostri figli anche se abbiamo avuto una brutta giornata e per decidere di uscire la sera anche se in realtà stiamo pensando di andare a letto.
Lo scopo della motivazione è quello di darci un perché. Altrimenti, senza un perché, le cose non succederebbero, non avremmo la capacità di fare lo sforzo che ci fa superare i nostri limiti, non ci sarebbe una ragione per uscire dalla zona sicura, da ciò che è già stabilito e deciso.
Ed è nell’ambito delle sfide che la motivazione scarseggia, proprio quando è più necessaria. Nessuno ha bisogno di sentirsi motivato quando sta facendo qualcosa di facile oppure qualcosa di così normale e abitudinario che per inerzia raggiunge l’obiettivo. Se la strada, invece, è in salita, difficile da percorrere, paurosa, scomoda, incerta e insicura, è proprio in queste circostanze che la motivazione fa la differenza. Le persone non studiano 8 ore al giorno se non vogliono laurearsi o superare se stesse, non si alzano alle 6 del mattino per andare in palestra se non vogliono mantenersi in forma, non sorridono ai propri figli se davvero non vedono la differenza tra i vari atteggiamenti tra gli esseri umani.
Senza ombra di dubbio, la disciplina è un grande aiuto per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma non è sufficiente per arrivare al traguardo. È utile nella vita di tutti i giorni, quando seguiamo in maniera sistematica le regole, ma prima o poi si esaurisce, come accade con le macchine quando finiscono la benzina. Quando ci sentiamo pigri, senza voglia di fare nulla, seduti sul divano a guardare alla TV un programma qualsiasi pensando: “Oggi non me la sento di andare in palestra, non ho nemmeno voglia di uscire a correre, preferisco restare a casa a guardare la tv che è divertente”, quello è il momento in cui la motivazione ci spinge ad agire, facendoci uscire dal letargo in cui ci troviamo. È sufficiente farsi qualche domanda: “Perché andare in palestra se sto comodo qui davanti alla tv?”, “Perché sorridere ai miei figli se ho avuto una brutta giornata e mi sento a pezzi?”, “Perché continuare a studiare se adesso ho voglia di fare una pausa?”
Perché mantenermi in forma mi fa sentire bene con me stesso, perché il mio corpo è il mio tempio o perché perdere peso è il mio obiettivo. Perché i miei figli non hanno niente a che vedere con i miei problemi, né con il mio lavoro, né con il mio malumore di oggi. Perché voglio andare all’università e superare me stesso, perché sapere bene quello che sto studiando è la cosa più importante per me.
Questo significa ricorrere al motivo, alle ragioni per cui stiamo andando in una determinata direzione, per cui cerchiamo di raggiungere un certo obiettivo, il terzo polmone che ci permette di andare oltre ed arrivare dove vorremmo essere e ancora non siamo. Questo motivo non lo possiamo chiedere a nessuno e nemmeno aspettare che si manifesti come per magia, è nella nostra mente e possiamo utilizzarlo quando e dove vogliamo. Dobbiamo solo farci una domanda per trovarlo:
“Perché farò o sto facendo questo?”
Di conseguenza, in un certo modo sì, motiviamo le persone. Non ci interessa dire loro che sono brave persone, che va o andrà tutto bene, ma vogliamo aiutarle a trovare quei motivi per cui fanno quello che fanno che forse ancora non conoscono. E una volta che lo scoprono, devono allenare quel muscolo. Questo assume un’importanza fondamentale perché molte persone intraprendono certi cammini senza sapere perché lo stanno facendo e, di conseguenza, non sono in contatto con se stesse, con la loro profonda interiorità, cosa che li porterebbe a restare senza energia già a metà strada, perché…
Cercare di fare le cose per raggiungere un obiettivo senza uno scopo, una ragione o un motivo, è una perdita di tempo ed energia che porta solo alla frustrazione.
Quante persone fanno davvero quello che vogliono fare nella vita?
Quante persone vivono con dei motivi che danno loro forza ed energia per continuare a provare?
E qualora non avessero uno scopo che li stimoli, una ragione che li spinga…Credono di poter fare la differenza per quanto riguarda il lavoro, le relazioni, la vita stessa oltre ad ottenere risultati normali o mediocri?
Si distingueranno per qualcosa? Andranno oltre rispetto a dove sono, oltre i loro limiti?
La cosa più probabile è che rimarranno persone come tante perché quelli che raggiungono il successo personale sono coloro che riescono a realizzare l’impossibile o semplicemente i desideri che hanno tenuto dentro di sé per anni, coloro che hanno una ragione, un motivo che li porti ad avverare i propri sogni.
Queste sono le persone motivate.
Cosa vi motiva a fare quello che fate tutti i giorni?